lunedì 27 agosto 2012

"PONTELOSCO STORY 3", OVVERO LA NUOVA PASSERELLA SUL CANALE DI PONTEROSSO, RIVISTA A FUMETTI

Bondì, mularia mata...

Dopo le puntate 1 ( STRUCHE' QUA ) e 2 ( STRUCHE' QUA ), ecco alfin la terza puntata di quella triste tregenda, ovvero la vicenda della passerella, denominata a furor di popolo "PONTELOSCO", che le solite archistar ed i soliti "fazotutomiancasenocapissounboro" con notevole gusto estetico vogliono "conzare" alla popolazione triestina, andando così a deturpare (con la mera scusa di "innovare") uno degli angoli più belli e caratteristici di Trieste! ( QUI, SUL SITO DE "IL PICCOLO", LA STORIA )

Nel mio pupolo "Disneyan-patoco" sottostante, il nostro Paperon de Paperoni patoco, tra i finanziatori dell'opera, se la piglia a male con il nipote Paolin Paperin (papero triestin). Quest'ultimo, come la maggioranza dei cittadini, non vuole che venga forzatamente (senza nemmeno chiedere il permesso e/o indire un referendum) imposto a lui ed alla cittadinanza questo Pontelosco.

Ma Paperon, per l'appunto, s'inalbera, adducendo scuse classiche come "attualizzare" ecc...


Alla prossima...

       René

giovedì 16 agosto 2012

PENSANDO AD ELVIS - 35 (16 agosto 1977 - 16 agosto 2012)

Bondì, mularia mata...

Un fuori tema doveroso, per ricordare un grande... il più grande performer musicale mai esistito, e che proprio oggi, 35 anni fa, ci lasciava a soli 42 anni.


42 anni... un'età fin troppo giovane, nonostante la maturità che esprime.
Ma a volte la maturità può lasciar spazio, senza volere, ad una timida ingenuità segnata dagli eventi... in questo caso, degli eventi fin troppo grandi per un bravo ragazzo che è partito come un novello folk-singer per approdare poi, in brevissimo tempo, ai vertici mondiali del successo planetario, scavalcando tutte le classifiche e le mode del tempo, divenendo egli stesso un'icona, come Marilyn, Brando ed altri.



ELVIS ARON PRESLEY 

Un giovanotto di professione camionista, che un giorno entra in un ex garage adibito a studio di registrazione... il mitico SUN STUDIO di Memphis, Tennessee! Qui registra un disco da regalare alla mamma, per il suo compleanno. Sam Philips, gestore degli Studio's Sun, lo nota e dopo avergli fatto incidere svariate demo, lo porta al successo immediato con un brano leggendario: THAT'S ALL RIGHT MAMA! Un vecchio blues di Arthur "Big Boy" Crudup, cantato e suonato però in maniera del tutto non convenzionale, con uno stile ed una grinta da afro che mancava alla musica bianca.




Successivamente, come detto, quel giovanotto vestito sempre strampalato ma dall'innegabile, favoloso talento, diventa un'icona anche grazie alla sua stessa, carismatica figura!



Negli anni, la carriera di Presley conoscerà momenti di alti e bassi, come tutti, ma sempre rimanendo ai meritati vertici di un ineguagliabile talento vocale ed espressivo.







Tom Jones (uno dei più cari amici di Elvis), Priscilla Beaueliu (moglie di Elvis) e lo stesso Elvis, in un camerino dell'hotel Hilton di Las Vegas, nell'estate del 1969 (click sull'immagine per ingrandire)


Adesso, dopo 35 passati dalla sua dipartita, io che l'ho sempre ammirato fin da piccino voglio rendergli un piccolo omaggio, postando qualche videoslide musicale tratto da youtube. Non sceglierò le "solite canzoni", ma qualche brano particolare e sempre diverso nello stile, proprio per sottolineare la sua grande duttilità nel passare da un genere all'altro, con una semplicità, sicurezza e facilità disarmante!

E allora culliamoci ancora una volta con questa splendida voce, ora dolcissima e rassicurante, poi romantica e poi aggressiva come una tigre appena uscita dalla gabbia.

Comincio con un brano del primissimo periodo... un brano carico del tipico effetto eco anni '50. Un brano che ci porta a quei favolosi anni '50 così carichi di fascino, di speranza e di tanta, tantissima creatività, non solo musicale. Il brano è TOMORROW NIGHT:

Continuiamo con un bellissimo blues di Lowell Fulsom, RECONSIDER BABY, inciso da Elvis nel 1960, subito dopo il ritorno dal servizio militare in Germania. Da notare soprattutto i bravissimi musicisti che accompagnano Elvis, primo fra tutti il sassofonista Boots Randolph:
Elvis canta in italiano!! E lo fa benissimo in questa sua breve ma intensa versione di un bellissimo classico partenopeo, SANTA LUCIA:
  Un soffio di dolcezza inusitata insita nella meravigliosa THERE'S ALWAYS ME:
  Questa, invece, è una bellissima cover di un successo di Bob Dylan, TOMORROW IS A LONG TIME:
Adesso si va a Las Vegas, nel 1969, per una stupenda versione live di uno dei suoi cavalli di battaglia... SUSPICIOUS MINDS:
Un po' di country, con questo ottimo I REALLY DON'T WANT TO KNOW:
 Infine, un salto dritti dritti a quel triste 1977, ad uno degli ultimi concerti tenuti pochissimo tempo prima della sua scomparsa. Un Elvis in cattive condizioni di salute riesce comunque a dimostrare la sua potentissima forza interpretativa, con una voce ancora emozionante... e questo brano scelto è praticamente il suo testamento... MY WAY, scritta da Paul Anka e portata al successo da Frank Sinatra. Una struggente interpretazione da pelle d'oca, eseguita da un grande Artista forse ormai cosciente di essere arrivato alle battute finali di una vita comunque vissuta quasi sempre in Pole Position:
Con questa stupenda e triste interpretazione di un Elvis sempre numero uno, vi saluto e vi do' appuntamento alla prossima. Lasciatemi ancora ringraziare il mio amico Elvis... sì, perché io lo sento come un vero amico, di quelli che ti accompagnano per mano nelle fasi più importanti della vita, siano esse belle e meno belle. Questa è la mia colonna sonora del cuore. Questo è il mio amico che appena mi sento un po' giù viene a tirarmi una pacca sulla spalla, per poi invitarmi a cantare con lui, cambiando in meglio ogni momento un po' storto. CIAO, ELVIS !     René

domenica 5 agosto 2012

PAOLIN PAPERIN A SAN GIUSTO, PER FESTEGGIARE UN ANNO DI "TRIESTE PATOCA"

Bondì, mularia mata...

Oggi è passato un anno esatto da quando ho aperto questo blog, nato da un'ideuzza mia e la spinta emotiva dell'amico Robbè, titolare di due bellissimi blog.

Il blog è un ottimo raccoglitore, non solo di storia, ma anche di emozioni, colori, idee in perenne movimento e follie mentali gettate oltre l'ostacolo, assieme al cuore.

Questo blog, in particolare, mi ha dato e mi da'  notevoli soddisfazioni... anche solo per il fatto di poter avere un piccolo luogo virtuale dove poter respirare l'aria triestina... quella pura e non ancora contaminata che si respirava una volta, a pieni polmoni.


No, non sono (anche se spesso avrò dato tale impressione in chi legge) un "laudator del tempo passato", ma solo un... "archivista della memoria patoca". Tenendo sempre e comunque un occhio di riguardo anche per l'attualità.


E adesso, siccome non son tipo da bla bla bla, e nemmeno mi interessa esserlo, vi propongo l'ennesimo pupolo... un Paolin Paperin (papero triestin) che per festeggiare degnamente l'evento è passato all'osteria di Libero Laganis, per pigliarsi una fiascheta contenente un litro de quel bon.
Non appena giunto alla vicina San Giusto, già gli effetti del buon nettare di Bacco iniziano a farsi sentire, anche sonoramente, con una versione paperinesca della popolarissima canzone "La mula de Parenzo" (come sempre cliccate sul pupolo/disegno per ingrandire)...




A rivederse ala prossima...




    René

giovedì 2 agosto 2012

DICHIARAZIONE DEI REDDITI A TRIESTE, NELL'EPOCA MONTI...


Bondì, mularia mata...

In quest'epoca "montiana" si parla spesso e malvolentieri di tasse e dichiarazione dei redditi, anche a Trieste.

Si tenta di trarre beneficio da tutto ciò che si può, eliminando il superfluo, per poi non far pesar nulla al bilancio generale... e in un'epoca "protomesozoicoavveniristica" come questa, dove si parla di crescita anche se si indietreggia, dove si parla di "Trieste, città della scienza" anche se la scienza viene bistrattata, e dove la crisi tocca sempre le stesse persone, lasciandone intatte altre... in un'epoca come questa, dicevo, anche una cameriera tuttofare robotica (ne parlerò più dettagliatamente in un futuro post), gioiello della tecnologia più avveniristica, viene considerata "superflua" in caso di crisi.
Soprattutto in virtù del fatto che tale cameriera robot si è stufata di essere solo una donna robot, pretendendo l'emancipazione della sua "razza". Indi appodipoi e appodiposcia, una cameriera robot poco servizievole, pretenziosa e sfibrante, non può esser mantenuta ancora come se nulla fosse. Specie con la crisi. Specie con il costo elevato di fusibili, modem vocali e componentistica varia, senza contare alcuni pezzi di ricambio veramente introvabili (un robot tuttofare non si trova al supermercato sotto casa!)...


Perciò, basta! 
E' tempo di gettar via il superfluo e ritornare al più faticoso ma economico metodo fai da te, modello: "ciapo lo scovolin, la paleta e ingrumo mi tute le scovaze che xe per tera"...

In questo mio pupolo sottostante, ecco la tipica donna italiana, in questo caso una triestina (ma potrebbe benissimo essere una donna di qualsiasi città e/o regione, visto il tema), alle prese con la sua copia robot ad uso domestico (click sul pupolo/disegno per ingrandire alla massima risoluzione):



Sperando che questi brutti periodi di crisi ci lascino (possibilmente senza rovinarci del tutto), vi saluto e vi dò appuntamento a questa domenica 5 agosto che verrà, per festeggiare il primo anno di vita di questo blog... alla prossima, bye!!!!

    René