mercoledì 14 settembre 2011

PUPOLI MIEI, IN TEMA "DISNEYAN-PATOCO" - SECONDA ANTEPRIMA "LA CAVALA ZELANTE"!

Buondì a todos...

Vi ricordate l'anteprima del mio fumetto (ancora in lavorazione) dedicato alla mitica "Cavala Zelante" (quella della celeberrima canzone di Pilat)?

Ne avevo parlato qui: struchè qua per veder na cavala che la camina zelante 

La lavorazione del fumetto, come detto poco più sopra, procede ancora (a rilento, ahimé... il tempo libero è quello che è)... però, vi voglio postare un'altra anteprima... tale anteprima ci mostra un giovanissimo Paolin Paperin (papero triestin... ovviamente!), mentre tenta di convincere un restìo Piedidolci, ovvero la Cavala Zelante, a camminare senza "strassinarse col cul". Impresa impossibile, come fa notare lì vicino l'altro protagonista della storia, Topolin Morbin. 

L'ambientazione è un colle di San Giusto ancora rurale, dove i resti romani giacciono sepolti sotto casupole, catapecchie ed orticelli vari. Infatti, siamo in pieno 1933, ed appena nell'anno successivo partiranno i lavori di demolizione (previsti dal Piano Regolatore del 1926), che riporteranno alla luce gran parte dell'antica Tergeste romana, sita sotto le case medievali ed ottocentesche della Cittavecchia di allora.

I personaggi, come specificato nell'altra anteprima, linkata più sopra, sono quelli classici Disney, stile anni '30... con l'unica eccezione, però, che questi sono degli alter-ego patochi... una parodia "ala triestina". Il "Disneyan-patoco", per l'appunto!

Inoltre, il linguaggio di Topolin Morbin e Paolin Paperin, come noterete, è un dialetto triestino "strano"... difatti, per rendere appieno l'atmosfera "patoca" dell'epoca, userò un vernacolo triestino ormai desueto da decenni, ma che negli anni '30 ancora si parlava abbastanza tra il popolo. Un dialetto triestino antico, residuo ottocentesco, che resisterà ancora qualche anno per poi lasciar spazio a nuovi termini derivati dall'italiano moderno (il dialetto triestino che si parlava ancora fino a 70-80 anni fa circa, era il dialetto puro, mescolato con termini in lingua tedesca, che si parlava da quando Trieste era ancora asburgica). Appena il fumetto sarà ultimato, non mancherò di postarlo qui aggiungendo un mini dizionario completo, contenente il significato preciso in italiano di questi termini dialettali antichi, inseriti nel fumetto.
Intanto, posso dirvi che, ad esempio, la "zidela" citata in questa seconda anteprima non è altro che la "pillola medicinale", mentre per "siori tapadi in gringola" s'intendono i ricchi eleganti, quelli vestiti per bene, con abiti di lusso. Infine, per "meca" s'intende una persona (o animale, in questo caso) pasticciona.

Allora... sperando di farvi cosa gradita, e sperando di finire presto il fumetto intero (non sarà lunghissimo), ecco la seconda striscia (per visualizzarla a tutto schermo, cliccateci sopra... tipo "struca boton, salta macaco"):


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Alla prossima, ciauuuu.


    René

1 commento:

Anonimo ha detto...

te son una cifra bravo

bruno

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